100 milioni di euro per le imprese della finanza sociale italiana. Nuove risorse anche per le PMI e le popolazioni colpite da eventi calamitosi
Social Impact Italia: è questo il nome della piattaforma presentata allo Strategy meeting di Lussemburgo, l’incontro annuale tra CDP e Gruppo BEI.
Il nuovo strumento mira a sviluppare il mercato italiano della finanza inclusiva a sostegno dell’imprenditoria sociale sia finanziando direttamente intermediari finanziari specializzati - incluso il microcredito - sia indirettamente, sottoscrivendo quote di fondi di investimento attivi nel settore. La piattaforma potrà contare su una dimensione complessiva di 100 milioni di euro co-finanziati da FEI e CDP in parti uguali, rinnovando la proficua collaborazione tra le due istituzioni.
Ha sottolineato l’AD Fabio Gallia: “CDP conferma il proprio impegno per la finanza d’impatto con il lancio della piattaforma Social Impact Italia, un nuovo strumento in grado di sostenere i principali attori di mercato attraverso capitali per l’innovazione sociale. L’accordo, che si affianca a nuove misure per famiglie e PMI, è stato possibile grazie alla consolidata partnership con BEI e FEI e consentirà di catalizzare ulteriori risorse europee a favore del sistema economico italiano”.
Dopo il lancio del Social Bond, arriva dunque una nuova iniziativa in ambito sociale, che testimonia ulteriormente l’impegno di CDP per questo settore e amplia la rosa di strumenti a disposizione per promuovere progetti a favore della social economy.
Durante lo Strategy meeting di Lussemburgo, CDP e il Gruppo BEI hanno inoltre siglato accordi per mobilitare risorse a favore delle famiglie e delle imprese colpite da eventi calamitosi e per individuare soluzioni innovative a supporto delle PMI.
Per gli eventi calamitosi, in particolare, si tratta di un'operazione di finanziamento per un totale di 530 milioni di euro da BEI a CDP, di cui è stata firmata la prima tranche da 230 milioni. I fondi saranno veicolati su un Plafond complessivo da 1,5 miliardi di euro che CDP ha attivato per sostenere la ricostruzione dei danni subiti da famiglie e imprese a seguito di 40 eventi calamitosi - alluvioni, frane, etc - che si sono verificati negli ultimi quattro anni in 16 Regioni italiane. Il Plafond ha un duplice vantaggio: da una parte rende immediatamente disponibili le risorse per il territorio e dall’altra permette allo Stato di diluire nel tempo l’onere della ricostruzione.
L’incontro di Lussemburgo, infine, ha rappresentato l’occasione per siglare un accordo quadro sull’estensione della partnership CDP e FEI in materia di supporto alle piccole e medie imprese: dal 2015 le due istituzioni sono in prima linea in questo settore di intervento, grazie alle numerose iniziative lanciate nell’ambito del Piano Juncker, per promuovere l’accesso al credito attraverso i canali di finanziamento alternativi e complementari a quelli tradizionali quali i fondi di debito.
Dalla social economy agli eventi calamitosi, passando per il supporto alle PMI: i nuovi accordi CDP BEI-FEI rafforzano una partnership di lungo periodo, capace di mobilitare risorse finanziarie per la crescita dell’Italia, contribuendo attivamente allo sviluppo economico, sociale e imprenditoriale del sistema Paese.
Anche così #promuoviamoilfuturo, al fianco delle istituzioni europee.
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