Un progetto per la rieducazione e il reinserimento dei detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia. L’iniziativa, in collaborazione con l’Accademia di Santa Cecilia, si aprirà anche ai giovani di Casal del Marmo.
La musica come strumento formativo per la rieducazione e il reinserimento sociale delle persone detenute. E’ questo il concept alla base di “Fidelio”, il progetto realizzato da CDP e dall’Accademia di Santa Cecilia, presentato durante una conferenza stampa al Ministero della Giustizia, partner dell’iniziativa. Un progetto di grande valore sociale che, grazie all’impegno di un team di professionisti dell’Accademia, ha permesso di realizzare all’interno della Casa Circondariale Maschile e Femminile di Rebibbia una serie di laboratori corali per i detenuti che, in questo modo, hanno potuto scoprire e apprezzare le potenzialità educative e aggregatrici del linguaggio musicale.
Il progetto prende spunto dall’opera scritta di Beethoven sulla storia di un prigioniero politico liberato dall’amore e dal coraggio della donna amata. Proprio come l’amore nell’opera di Beethoven, così la musica assume nel progetto Fidelio un valore liberatorio per i detenuti e le detenute della Casa Circondariale di Rebibbia. Le lezioni, iniziate lo scorso aprile, hanno riscosso un grande successo. I docenti dell’Accademia hanno approfondito argomenti come le tecnica di respirazione, il funzionamento dell’apparato fonatorio, per poi passare a esercitazioni pratiche di intonazione e lettura della notazione musicale. Il tutto per preparare i detenuti a esibirsi nel teatro della Casa Circondariale maschile di Rebibbia, al fianco di un gruppo corale e di un ensemble strumentale vocale di Santa Cecilia.
L’esibizione ha rappresentato un momento di emozione collettiva. Tra le note di Volare, Io te vorria vasà, Azzurro, i ragazzi e le ragazze della Casa Circondariale sono saliti sul palco per condividere con i presenti la loro idea della musica: un canto libero, capace di oltrepassare ogni barriera, fisica ed emotiva. Accanto ai detenuti, il gruppo corale dell’Accademia ha contribuito a restituire agli spettatori due ore di emozione terminate, in modo emblematico, sugli accordi di Hallelujah e di Oh Happy Day. La forza della musica ha coinvolto la platea che, cantando e applaudendo, ha accompagnato con entusiasmo i cori. Tra i presenti all’evento, anche l’AD Fabio Gallia che, al fianco del Sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore e del Presidente dell’Accademia Santa Cecilia Michele dell’Ongaro , ha potuto apprezzare i risultati di una proficua collaborazione tra istituzioni.
In futuro, il progetto coinvolgerà anche i ragazzi dell’Istituto penale per i minorenni Casal del Marmo, diffondendo, così, il valore della musica quale elemento di educazione e sostegno. Con questa iniziativa CDP, insieme all’Accademia Santa Cecilia e alla preziosa collaborazione con il Ministero della Giustizia, segna un importante passo nella promozione di progetti dall’elevato valore educativo e formativo, continuando a investire – quale Istituto Nazionale di Promozione – in iniziative legale allo sviluppo e alla crescita sociale.
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