Grazie al protocollo operativo siglato con CDP la Regione risparmierà 99 milioni di euro
Con la sua futura Città della Salute e della Scienza – voluta da Regione Piemonte e ora prossima alla realizzazione, grazie anche al supporto di Cassa Depositi e Prestiti – Novara è destinata a diventare uno degli hub della nuova sanità piemontese.
La riorganizzazione della sanità piemontese punta alla riduzione consistente del carico di lavoro che oggi grava sulle strutture ospedaliere e la predisposizione di una capillare rete sul territorio per l’assistenza e la presa in carico dei pazienti. Obiettivi che si sono dimostrati ancora più urgenti con la pandemia e che per esser raggiunti necessitano di importanti investimenti nel sistema sanitario, per potenziare le strutture e innalzare gli standard dei servizi offerti.
La nuova struttura conterà più di 700 posti letto, per 325.000 metri quadri di superficie, un’area universitaria di primaria importanza, con aule di didattica e centro congressi, e diventerà uno dei 5 hub sanitari della Regione, secondo solo alla Città della Salute e della Scienza di Torino.
Il nuovo ospedale, collegato all’Università del Piemonte Orientale, i cui dipartimenti di Medicina traslazionale, Scienza del Farmaco e della Salute sono nel cuore della città, permetterà il recupero dei fabbricati di grande valore storico e culturale dell’Ospedale Maggiore di Novara. Fondato nell’XI secolo, più volte ristrutturato e ampliato, l’Ospedale ancora oggi con i suoi edifici in parte risalenti alla metà del Seicento, rappresenta un punto di riferimento importante nel centro storico.
Il supporto di CDP è stato essenziale perché in qualità di advisor della Regione Piemonte, attraverso la sigla di un protocollo operativo per rivedere il piano economico- finanziario relativo alla realizzazione dell’ospedale ha consentito un risparmio complessivo, ad invarianza d’opera, di oltre 99 milioni di euro. Una cifra importante che la Regione potrà dedicare alle cure dei piemontesi.
Con l’aggiudicazione della gara e l’apertura dei cantieri, le istituzioni intendono portare a termine i lavori nell’arco di cinque anni. Questo vuol dire completare la struttura e consegnarla all’Azienda ospedaliera entro il 2026.
Per CDP, l’operazione rappresenta un’opportunità per rafforzare il proprio ruolo di advisor sulle infrastrutture sociali, contribuendo a supportare la Pubblica Amministrazione nella strutturazione di progetti sviluppati secondo modelli virtuosi di PPP.
Soprattutto in questa fase, il Gruppo CDP ha aumentato il suo impegno a supporto dello sviluppo delle infrastrutture strategiche, come quelle ospedaliere, fornendo assistenza sia tecnica sia finanziaria per accelerare la realizzazione di investimenti particolarmente importanti per superare le difficoltà del Paese riconducibili alla pandemia.
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