Roma, 26 gennaio 2011
Cassa depositi e prestiti Spa comunica che si è riunito oggi, sotto la presidenza di Franco Bassanini, il Consiglio di Amministrazione della Società.
Il Cda ha approvato il Budget 2011 e ha esaminato i risultati preliminari del 2010.
Nel corso dell’esercizio 2010, CDP ha effettuato nuovi impieghi per circa 11,6 miliardi di euro (+2% rispetto al 2009). Decisivo il contributo all’aggregato degli strumenti di Supporto all’economia (in particolare il Plafond PMI): per la prima volta la "nuova" attività di Cassa (comprensiva anche dei Finanziamenti delle Infrastrutture e degli Impieghi di interesse pubblico) ha raggiunto il livello di impieghi di quella relativa ai mutui agli Enti pubblici. Una tendenza che dovrebbe rafforzarsi nel 2011, anno nel quale si dovrebbe registrare il sorpasso dell’attività "tradizionale" da parte di quella "nuova".
La raccolta postale netta di pertinenza di CDP nel 2010 è aumentata a circa 14 miliardi di euro, contro i 12,6 miliardi del 2009. Lo stock di raccolta dovrebbe attestarsi a circa 207 miliardi, contro i 191 miliardi di euro del 2009.
Il 2010 dovrebbe chiudersi con un risultato di gestione – al netto dell’operazione di concambio azionario con il MEF perfezionata a fine anno - in linea con il 2009 (circa 2,1 miliardi di euro).
Il Consiglio ha inoltre approvato alcune modifiche statutarie da sottoporre all’Assemblea straordinaria degli azionisti, convocata per il 2 marzo 2011 (3 marzo 2011 in seconda convocazione).
Le modifiche sono volte ad adeguare lo Statuto di CDP alle novità introdotte al codice civile dalla normativa sui diritti degli azionisti delle società quotate (Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 27) e alle novità introdotte dalla normativa sulla revisione legale dei conti (Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39).
Tra le modifiche più rilevanti, la possibilità - in caso di obbligo di redazione del bilancio consolidato, o di particolari esigenze legate alla struttura e all’oggetto della società - di convocare l’Assemblea ordinaria annuale, e quindi di approvare il bilancio, entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale.